Sfide e opportunità del secondo mandato di Zuchtriegel a Pompei

POMPEI. Parte in un periodo di transizione e crisi politica internazionale il secondo mandato alla direzione del Parco Archeologico di Pompei conferito a Gabriel Zuchtriegel, che ha ringraziato per l’incarico prestigioso che gli è stato confermato il ministro Alessandro Giuli e il capodipartimento Alfonsina Russo.

Bisogna convenire che i risultati che ha conseguito il giovane archeologo di origine germanica nei primi quattro anni comprovano (per numeri e consensi) il successo che gli è stato riconosciuto per la gestione amministrativa e culturale del museo archeologico pompeiano, unico nel suo genere per come si è formato e per ciò che rappresenta nell’immaginario collettivo.

La gestione di Zuchtriegel, peraltro, si è svolta in sintonia col governo tricolore che il 15 di questo mese celebra l’eccellenza del made in Italy, molto apprezzato all’estero perché propone un elegante e sano stile di vita. Argomento che potrebbe suggerire una replica alla proposta di Donald Trump di trasferire negli Usa i nostri impianti produttivi, con l’invito a trasferirsi in Italia se si ama la storia e l’arte, oltre ai paesaggi incantevoli mediterranei e la saporita cucina del Belpaese, considerati anche i prezzi giusti che riflettono l’autenticità di una tradizione millenaria ed una innata cultura dell’ospitalità.

A questo punto bisogna ricordare che le partite si vincono solo quando prevale lo spirito di squadra. La collaborazione è alla base del successo che è stato ottenuto in tante iniziative strategiche (e collaterali) grazie alle scelte operate a vari livelli e alle professionalità impegnate in questi ultimi quattro anni, in cui Pompei ha regalato al mondo clamorose scoperte, presentate ed approfondite in una cornice multidisciplinare.

È il caso della recente scoperta della Casa del Tiaso, dotata di una sala per banchetti affrescata da un ciclo di pitture rituali dalle figure a dimensioni umane che praticano riti dionisiaci. Si tratta di baccanti che mettono in scena un rito orgiastico dal significato ambiguo, che fa riflettere sul doppio significato della caccia e sulla natura dell’istinto femminile.

Lo spirito di squadra, confermato in più occasioni da Gabriel Zuchtriegel, è stato ribadito in occasione della presentazione dell’ottava edizione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi con spettacoli inediti di teatro contemporaneo ispirati ai miti e dalle tematiche del teatro classico.

Oltre la ricerca scientifica e la tutela archeologica, che formano il core business dell’archeologia di epoca romana (un settore fondamentale dell’industria culturale italiana) Il direttore del Parco di Pompei intende portare nell’area vesuviana (e presumibilmente oltre) iniziative creative parallele nei settori economico e sociale, a beneficio del territorio circostante, allo stesso modo che è stato fatto per Pompei.

Si tratta, in sintesi, di valorizzare il patrimonio comune di conoscenze e testimonianze materiali, artistiche e storiche disseminato oltre il recinto del Parco, allo scopo di estendere ad un ampio comprensorio i benefici d’immagine assicurati dal target Unesco di Pompei. Allo stesso tempo ci sarebbe una migliore distribuzione dei flussi turistici sul territorio, consentendo alle comunità locali di fronteggiare più efficacemente il fenomeno negativo dell’overtourism.

«Vogliamo coinvolgere una parte sempre più ampia del territorio nel nostro progetto» promette Zuchtriegel che, mentre sta conseguendo risultati gratificanti, grazie all’e-journal assicura ad una vasta platea internazionale un’innovativa forma di comunicazione scientifica, aperta e democratica. È stata così creata una redazione di alto profilo che diffonde in tempo reale articoli scientifici scritti a più mani a commento dell’archeologia pompeiana in vetrina, grazie a recenti scoperte e/o interventi di restauro.

Altra iniziativa riguarda la creazione di un’azienda agricola dotata di una filiera produttiva alla maniera pompeiana. Sarà gestita dal Parco in partnership con privati in una produzione interna a ciclo completo di vino e produzione alimentare. Una formula considerata vincente per diffondere canoni agricoli tradizionali ed efficaci sul territorio circostante e allo stesso tempo “arricchire” il telling delle visite turistiche con nuovi argomenti. Lo scopo è di regalare sempre di più un’esperienza gratificante del bello e del buono intorno al Vesuvio.

In questo ambito procede anche l’iniziativa partita con l’inaugurazione della Casa dell’Orto botanico che ha dotato di un polmone verde l’area archeologica di Pompei formata da un allevamento piante tradizionali. Le stesse che arredavano i giardini delle ville antiche. In quello spazio avrà luogo la cura sistematica della vegetazione del Parco con conseguenti benefici climatici e ambientali.

In conclusione, il riconoscimento del valore dell’attività svolta dal direttore Zuchtriegel e dai suoi funzionari di elevato e variegato profilo professionale induce a perseverare nella medesima direzione, interessando un territorio sempre più esteso, definito “La Grande Pompei”. L’obiettivo di valorizzare sempre di più quel patrimonio nazionale sarà perseguito diversificando ancora di più le iniziative in corso nei settori collaterali all’archeologia pompeiana con l’intenzione di potenziare l’autonomia finanziaria del Parco ed ampliare e sostenere il tessuto socioeconomico circostante.

Mario Cardone

Mario Cardone

Ex socialista, ex bancario, ex sindacalista. Giornalista e blogger, ha una moglie, una figlia filosofa e 5 gatti. Su Facebook cura il blog "Food & Territorio di Mario Cardone".

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